...c’è una dimensione
aerea che può esaltare quello spazio rendendolo straordinario,
mantenendo intatta la percezione originale dell’architettura e la
sua austerità che non va in nessun modo tradita. L’idea vuole un
segno sospeso, narrativo e contemporaneo, fortemente evocativo,
emozionante, che rinnovi lo stupore nella visione quotidiana di chi
in quel palazzo ci vive e che resti in memoria dei visitatori di
passaggio. Questo segno è un albero di ferro. Un albero di ruggine
sospeso a otto metri d’altezza, sostenuto da un braccio d’acciaio
fissato in facciata che, scendendo, come un gesto, lo porge, come sul
palmo di una mano, decentrato sul cortile. La forte ma armonica
presenza diurna si trasformerà nella notte, illuminandosi come un
ricamo, in una segno barocco di grande eleganza. La possibilità di
cambi cromatici lentissimi può essere considerata.